Mi spiego: per ispirazione non intendo una persona che ammiro, nel mio caso mi riferisco a una stronza che dopo che ha saputo dei miei problemini nel consumare pasti come le persone normali ha iniziato a vomitare e a mangiare meno e ora è magrissima - anche se non so bene come, visto che non vomita più e mangia bombe al cioccolato, pop corn, Mc Donald's ogni sabato eccetera.
Questa grande stronza - passatemi il termine, ne parlo così perché la conosco bene per mia sfortuna - ha la fortuna di avere un fisico piccolo, bassina e piccola in generale; al contrario di me, che avendo un passato da nuotatrice agonistica ho un fisico più atletico - sì, ho le spalle enormi e le odio!
Sto divagando; quello che voglio dire è che solo vedere/sentir parlare di questa persona mi si attanaglia lo stomaco e mi sento così disgustata da quello che ho mangiato e mi faccio schifo e ho voglia di vomitare. Mi ha fatto anche venire la gastrite per quanto mi fa incazzare, mille grazie emotività.
E non è finita. Io sono un tipo che non parla a meno che non riescano a tirarmelo fuori con le pinze, e okay, sono fatta così. La ragazza di cui sopra è il tipo che finge di essere così ma in realtà racconta i fatti suoi a tutto e tutti al punto che anche io so cose molto intime... senza essermi interessata minimamente. Tutte le sue amicizie sono fondate sul suo commiserarsi e la sua stessa migliore amica mi ha detto che non sa ascoltare, parla solo dei suoi problemi.
LA OOODIO, DIO SE LA ODIO.
Si beh, volevo solo lamentarmi un po', lo ammetto ;) ora passiamo alla parte seria.
Poco fa mi capitava di leggere un post di Viellina (se mi leggi, ti saluto) sul fatto di punirequalcuno e/o sé stessi tramite il proprio DCA.
Non dubito del fatto che sia iniziato tutto da me, perché mi vedevo enorme and so on, ma poi è subentrata questa mia idea di punire la persona che consideravo la mia migliore amica (di cui parlo nel post precedente). Era - ed è ancora, forse - il mio modo di farle vedere che la sua indifferenza mi aveva fatto del male, tanto male, volevo farla sentire uno schifo per come mi ero ridotta. Volevo disperatamente che stesse male quanto me - e sinceramente, credo di volerlo ancora.
Soprattutto adesso che lei sa abbastanza.
Anche se, nel nostro caso, la frase che più di tutto esprime il nostro rapporto è questa:
"I want to text you. Just to remind you that I'm still here.
But then I remember that you know I'm here. You just don't care."
E credetemi se vi dico che ormai sono senza amarezza, questa è una mi constatazione indifferente. Una punta di delusione, questo sì, ma nient'altro.
E mi sono così stufata di starle così dietro che ho deciso di smetterla di illudermi; per esempio l'altra sera ho letto per conto mio un graphic novel che, come le avevo detto, avrei voluto leggere con lei. L'ho fatto apposta, per dire a me stessa di darci un taglio.
Potrebbe avere l'amica che cerca, perché io saprei essere una buona amica. Il problema è che sono stata sola troppo a lungo e non so nemmeno come si fa a farsi degli amici.
Quindi, per rispondere alla domanda: sì, voglio punire me, ma più di tutto voglio punire questa ragazza che mi fa stare così male ma che di me sembra fregarsene. E non so se la mia guarigione possa dipendere da questo oppure no. Non so più niente e quello che voglio è solo appallottolarmi a terra e sparire, ingoiata dal pavimento, fino a precipitare negli abissi.
Se solo potessi fermare questa giostra...