lunedì 2 febbraio 2015

...911?

Oggi è scattato qualcosa.
Stamattina mi sono pesata e nonostante nel week end abbia mangiato come le persone normali tanto, per far stare tranquilla mia madre, ero sempre sui 57. Ero felice, anche perchè per una settimana devo mangiare solo ed esclusivamente verdure e yougurt e via uno (o forse due?) kg.
Poi il mio ragazzo mi ha fatto capire che ha notato che non mangio, che è preoccupato and so on. Mi aveva già fatto questo discorso, ma gli avevo dato poco peso.
Stamattina è stato come uno schiaffo in faccia.
Mi tocco la spalla, mi sporge l'osso, non l'avevo notato prima. Sto sdraiata sul letto, mi fanno male le ossa del bacino nonostante il materasso sia morbido. Ho un livido sul fianco sinistro, quello su cui dormo. Ho le unghie blu dal freddo, le dita gelate. "Che freddo!" - "Ma se in casa fa 24 gradi!" - "Eppure sto gelando."
Eppure sono ancora enorme.
Mi metto le mani nei capelli, vorrei gridare, piangere, dar sfogo alla disperazione, tagliarmi, prendere a calci qualcosa, chiudere gli occhi e "lasciare andare tutto il mio dolore contro questo muro".
Ma non riesco a fare niente, sto ferma qui, con una voragine nel petto che non so come colmare.

E non so cosa fare.

Voglio, voglio, voglio arrivare a 55, poi a 52, poi ai 40 e giù, sempre più giù...
Voglio vedere le ossa, come si conviene, non quegli stupidi accenni.
Voglio sentire, ancora, lo stomaco vuoto.

Mi faccio schifo.
Schifo perché sono grassa e schifo per quello che desidero.
Allora qual è la scelta giusta?
Non voglio rinunciare a tante cose, al mio ragazzo per primo.
Ma non voglio mangiare. Non posso mangiare. Non ci riesco.

"Allora, cosa hai mangiato oggi?"
"Colazione, acqua e limone. Pranzo, spinaci. Merenda, yogurt alla banana. Cena, carote lesse."
"E quello lo chiami mangiare?"
"..."

Cosa significa mangiare qualcosa senza pensare alle calorie?
Cosa si prova ad assaporare, a gustare, ad amare il cibo?
Com'è non contare le calorie?
Lo ricordate? Lo sapete?
Io non lo ricordo più.
E mi chiedo se un giorno sarò in grado di rivivere ancora queste sensazioni.
E allo stesso tempo, non lo accetto.

Ho sempre ammesso con me stessa di avere qualche problema con il cibo, ma mi sono mai chiesta quanto sono gravi questi problemi? No. Perché ci vuole poco a mascherarli, per una persona come me. Ma cosa sono, se non una richiesta di aiuto, una richiesta di attenzioni, un grido senza voce di chi le parole le ha perdute?


E dire che li ho sempre odiati, i numeri.

1 commento:

  1. innanzitutto grazie per il tuo commento al mio blog..mi è piaciuto molto....:)
    veniamo a noi...
    ti capisco e tanto....anche se il mio problema è il mangiare..troppo.
    sai bene che potrai pesare anche 20 kg ma non cambierebbe niente....
    perchè quello che ti preme non è il peso...ma l'essenza...la tua essenza.
    vuoi eliminare il corpo per diventare uno spirito...uno spirito che grida muto.....attraverso la manifestazione di sè.....grida aiuto...grida rabbia...grida...amore.
    questo spirito essenza è l'emblema dell'insoddisfazione di vita...
    della PAURA.
    tu hai tanta paura.
    ma sei confusa.
    e questo è un bene.
    perchè ti poni dei dubbi...perchè sei alla RICERCA....
    di cosa?
    di verità..
    di te stessa.
    mi sembra di aver letto che vai dalla psicologa...lei non ti aiuta?
    visto che il tuo ragazzo affronta l'argomento di petto...chiedi a lui consigli...
    anche se hai paura che non ti amerà più se ti conoscesse come ti conosci tu...
    sbagliato!lui ti ama in toto.e si preoccupa per te...
    datti degli obiettivi raggiungibili...tipo una settimana mangi 2 volte un cioccolatino...
    non è poca cosa,è un inizio...
    provaci.


    ti abbraccio forte forte

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