giovedì 5 febbraio 2015

Never Surrender.

Come inizi a vedere le cose da un'altra prospettiva, quando il tuo mondo crolla.
Mi sono resa conto di così tante cose in questi due giorni...
Ma inziamo da ieri, il mio compleanno. Non che mi interessi quanti anni faccio o i regali che ho ricevuto, ma è stata davvero una giornata bellissima.
Il mio ragazzo adesso sa che ho un disturbo alimentare [apro una piccola parentesi: Hermione Granger disse che "la paura di un nome non fa che incrementare la paura della cosa stessa", eppure io il termine "anoressia" non riesco ad usarlo, nonostante si tratti proprio di questo.], all'inizio l'ha presa un po' male, ma ieri è stato con me e abbiamo cucinato insieme.
In questo periodo sto facendo una specie di dieta per la stitichezza, quindi mangio solo verdure e yougurt (li detesto...); lui si è offerto di mangiare con me, quindi abbiamo preparato per pranzo una dadolata di verdure e per cena zucchine e pomodori in padella. Sembra strano, ma mi sentivo felice mentre mangiavo quelle cose preparate insieme; il cibo aveva un sapore diverso.
Certo, le cose non cambiano da un giorno ad un altro, per esempio adesso ho davanti uno dei dolcetti che ho preparato ieri perché mi è avenzato l'impasto per la torta che dovrei mangiare a colazione, ma... sta davanti a me da una mezz'oretta circa e non riesco a invogliarmi a mangiarlo. Lo guardo, conosco il sapore, so che mi piace, eppure non ho fame.

Sono io che non ho fame o è il cervello, la malattia, a dirmi che non ho fame?
Cosa succederà se mangerò questo dolce? Una catastrofe?
Mi sentirei grassa. Gli altri saprebbero che l'ho mangiato e farebbero un commento. Odio chi mi guarda nel piatto, ognuno mangia come gli pare.
Se io volessi, non so, finire l'intera torta... perché dovreste sbattermi in faccia i vostri giudizi - di cui per altro non mi interessa - solo per fami del male?
Mia zia una volta, prima che entrassi in questo circolo vizioso, mi disse: "Vedo che hai preso peso, stai meglio di prima!" e poi, tempo di voltarmi dall'altra parte "V. si è ingrassata proprio tanto".
Beh, fanculo.

Non che dia la colpa a lei per tutto, credo solo che questa sia stata una delle cose che abbia contribuito a far nascere questa cosa.
Non che quando mangi senta la sua voce nelle orecchie.
No, sento solo gli occhi di tutti puntati su di me, sul mio piatto, su me che mastico. Lo stomaco si blocca. Non ho più fame.
C'era un periodo, prima di sviluppare la malattia, in cui mangiavo praticamente ingozzandomi. Ora sono sempre l'ultima ad alzarmi dal tavolo e non riesco a mangiare bocconi grandi... e per grandi intendo "come una rondella di zucchina". Non voglio spalancare la bocca e masticare con la bocca piena e ingozzarmi di nuovo. Non ci riesco.

Ho paura del cibo. Ho paura di ingrassare. Ho paura di tornare a mangiare come prima.
Ma voglio mangiare un qualsiasi piatto gustandomelo, apprezzare quello che sto mangiando, essere felice di andare a cena fuori con il mio ragazzo e non preoccuparmi di quante calorie abbia quel piatto.
Il dolcetto nel frattempo è ancora intatto.

Stamattina mi sono pesata - questa abitudine non riesco a toglierla - e indovinate? Sono scesa di un kg buono. Da una parte sono contenta perché riprendere già peso forse sarebbe stato traumatico, e mi lascia sollevata, mi chiedo quanto ci vorrà a tornare "in salute". Ci ho messo un anno per perdere 14 kg (più o meno), e adesso?
BASTA NUMERI!
Forse domani mattina mi peserò ancora ma sto cercando di non contare le dannate calorie.

Sono riuscita a mordere il dolcetto.
Mi ribello a chiuque mi voglia così. A chiunque avesse bisogno di vedermi crollare per capire che c'è qualcosa che non va.
A G. che ieri mi ha mandato un messaggio carino al quale avrà anche pensato tutto il giorno ma che mi è scivolato addosso neanche fosse acqua.
A chi mi riompe il cazzo per cosa/come/perché mangio o non mangio.

Vi odio, dio se vi odio.
Ma ora sto iniziando ad amare me stessa, quindi ho altro su cui concentrarmi.
Non sarete più al centro della mia vita.
Il mio centro sarò io, e con me le persone che mi amano davvero.

Adesso vado a finire il mio dolcetto, vi ringrazio per le visite, i commenti e il supporto.
Oggi conto 666 visite, non so come interpretarlo xD
Mi fate bene, davvero. Mi fa bene sfogarmi qui, soprattutto in questo momento.
G r a z i e ♡

"Do you know what is like when you're not who you wanna be?
Do you know what is like to be your own worst enemy, 
Who sees the things in me I can't hide?
Do you know what is like to wanna surrender?

I don't wanna feel like this tomorrow,
I don't wanna live like this today
Make me feel better, I wanna feel better!
Stay with me here now, and never surrender!"

6 commenti:

  1. così devi fare....devi mettere al centro solo te stessa!!!
    mi è piaciuto e mi ha ispirato tanta tenerezza che hai fatto leva sul tuo post per mangiare il dolcetto...per farti dare una mano.......
    sei dolce!!!
    come hai detto tu stessa...con calma....piano piano....affronterai TUTTO....
    ora SAI che hai quel problema che non riesci a chiamare per nome...
    e tranquilla.....arriverai a gustare sempre più volte il cibo....
    già è successo col tuo ragazzo...
    e mi fa piacere che lui sa...che sei riuscita ad aprirti....
    ora quando mangerai nelle orecchie sentirai solo queste 3 parole:MI VOGLIO BENE.


    ti abbraccio stretta

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    1. Sto piangendo, giuro che sto piangendo.
      Per il dolcetto, ci ho messo 40 minuti ma ce l'ho fatta :) è stata come una rivalsa, come un "chi ha detto che non posso farcela?!" ho cercato di spronarmi, e non è stata una cattiva idea, credo.
      Anche io sono molto contenta di lui, ogni cosa mi fa capire che ho fatto la scelta giusta, che lui è la persona giusta e che oltre ad essere fidanzati siamo anche migliori amici. E' bello, mi sento bene. Da sola sarebbe stato molto più difficile.
      Hai ragione, quelle sono le parole giuste: mi voglio bene. Devo farcela. Posso farcela. Non è più il tempo di voltarsi dall'altra parte.
      Una volta ho letto una frase bellissima, di un'autrice su un sito di fan fiction: "Preferisco ridere e soffrire diecimila volte piuttosto che sedermi e aspettare che la vita finisca." penso proprio che diventerà il mio motto.
      Grazie, per la tua costante vicinanza. Mi fai stare meglio ogni volta.
      Ti abbraccio forte forte!

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  2. Ciao :)
    Sin da quando ho iniziato ad andare dalla psicologa - settembre 2013 - è venuto fuori che il mio problema maggiore, se vogliamo così definirlo, è che io ho sempre voluto accontentare gli altri. Ho il terrore di deludere le aspettative altrui; sin da quando ero piccola, ho sempre fatto tutte le cose da sola: i compiti, il pranzo, e così via, e tutto doveva essere perfetto. A scuola, a nuoto, nei giochi...
    Dovevo essere la più brava, punto.
    Gli altri dovevano sapere che ero la più brava.
    Adesso non so, l'unica cosa che mi viene voglia di fare è di alzare un dito medio verso tutti questi "altri" e riprendere in mano la mia vita.
    Ma forse sono così, e devo semplicemente accettare questo mio lato senza renderlo distruttivo come è stato fin ora.
    Grazie per il tuo sostegno, mi fa piacere e mi fa sentire bene.
    Un abbraccio. :)

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  3. Ciao Wrong,
    Sono d'accordo con Christiane, le emozioni che provi sono più importanti di qualsiasi nome..Se ti fa paura non usarlo. Io ormai sono "confusa" a livello nomi e ci ho rinunciato, ma certe cose sono sempre li sai?Anche se non si sa come/ o non si vuole chiamarle..Però anche io, come Se fosse Fuoco, credo che puoi superare tutto piano piano. Datti pazienza e fiducia:)
    Aprirsi fa bene sono contentissima che sei riuscita a farlo con il tuo ragazzo!Vedrai che è bello avere vicino un sostegno, le persone intorno a noi sono dei "pezzi" preziosi della lotta..
    Non smettere mai di nutrirti d'amore:)
    Ti abbraccio

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  4. ps. sono davvero contenta per il dolcetto:)

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    1. Ehi ciao :) mi fa piacere ritrovarti!
      Hai ragione, alla fine nome o non nome è il problema che conta, che so che non sarà facile da superare ma al momento mi sento convinta e determinata.
      La bellezza di avere un sostegno, qualcuno vicino che sappia darti un supporto o di tirarti su nei momenti duri, sto iniziando ad apprezzarla.
      Ma anche voi qui sul blog mi date un aiuto non indifferente, anche solo scrivere un post per sfogarmi mi fa stare meglio. Effettivamente questi giorni posto di più, perché non è semplice - per quanto combattiva io possa essere - e parlarne (pure se fosse da sola) fa davvero bene.
      Grazie di nuovo per avermi lasciato questo commento :) Un abbraccio grande :*

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