lunedì 2 febbraio 2015

Not Gonna Die;

Buonaseranotte a tutti ;)
Avevo bisogno di fare un post sulla scuola, sui miei compagni e sulla gente che fa parte del contesto in cui vivo. Voglia di sfogarsi e varie.
Sono cresciuta sin da quando ero piccola in un paese, e chi di voi vive in un posto simile si rende conto di come possa essere l'ambiente. Tutti conoscono tutti e così via.
Ero una bambina "normale", l'unico difetto - se così possiamo definirlo - è che portavo gli occhiali sin dall'asilo. Questa cosa iniziò a rappresentare un problema alle elementari, dove venivo presa in giro per questo, perciò preferivo avere qualche difficoltà visiva piuttosto che portarli - stessa cosa per l'apparecchio mobile, dio se lo odiavo.
Mia madre è sempre stata una donna "dura", che invece di chiedermi spiegazioni preferiva sgridarmi e darmi la colpa per la situazione. Ho sofferto molto per il suo comportamento accusatorio, ma non avevo il coraggio di oppormi, perciò strinsi i denti e sopportai le prese in giro, i commenti e chi più ne ha più ne metta.
Arriviamo alle medie, era morta mia nonna da pochi giorni e avevo mandato a quel paese la mia "migliore amica" perciò iniziai l'anno sedendomi in un banco da sola - fu così per tutti i tre anni, eccezion fatta per un periodo in cui i posti venivano stabiliti dai professori. Fu in questi anni che ebbi i primi episodi di autolesionismo.
Tra la seconda e la terza uscivo con un gruppetto di cinque ragazze, tra cui anche la precedente migliore amica. Sembravamo andare d'accordo, ma nonostante ciò sembrava si divertissero a parlarmi alle spalle; non ho bei ricordi di quel periodo, non mi ritenevo bella ma non mi curavo neppure molto a dire la verità. Mi vergogno molto di quel periodo, ma ci sto scendendo a patti.
Questo gruppetto si sciolse quando una delle ragazze ebbe il suo primo rapporto sessuale, non mi parlò più e anzi trovava divertente prenderemi in giro, ma la cosa non mi era nuova. Anche altre persone del mio paese mi rivolgevano parole poco carine, e nonostante mi mostrassi forte in realtà soffrivo molto - ma immagino sia facilmente intuibile. Mi vestivo da "dark" ed era soprattutto per quello che mi prendevano in giro.
Gli anni delle superiori sono stati nettamente migliori: ero riuscita a ritagliarmi una posizione comoda e non venivo presa in giro; in più ho avuto una compagna di banco fantastica che ad oggi è una delle persone più care che ho. E' stato in questo primo anno che ho sofferto di bulimia, ho lasciato l'attività agonistica e ho ricominciato a tagliarmi.
Nonostante questa parentesi dolorosa, mi ero appena fidanzata ed ero al settimo cielo; lui sapeva vedere oltre ogni cosa brutta della mia esistenza e rendere magicamente tutto meno nero. Persi la verginità con lui a 14 anni, ma a differenza di quella ragazza non mi comportai da stronza, anzi non me ne vantai ma mi allontanai piano piano da alcuni amici di quel periodo, restando fedele a chi lo meritava davvero - con due di queste persone ho ancora rapporti sporadici oggi.
Le mie compagne di classe delle superiori erano passabili, ottime per un clima di serenità superficiale, ma non mancarono di farmi pesare la mia depressione tra il quarto e l'intero quinto anno. Mi dissero: "Ti rode sempre il culo. Sei pesante" (alle spalle, obv). Oggi posso dirvi con tutta la pazienza di cui dispongo che certe persone posseggono la "sfera emotiva di un cucchiaino" [cit.]. Era troppo difficile chiedermi se avessi qualche problema? Forse si. Ma non mi importa più ormai, a dire il vero non mi importava nemmeno allora ma questa pochezza mentale mi ha colpito molto. Sarò cinica forse, ma è così che la vedo.
Persino quando, l'anno scorso, ho iniziato a dimagrire nessuna ha detto nulla. Solo una ragazza forse ha capito, ancora ricordo quando mi squadrò e mi disse "Sei dimagrita troppo, sei sicura che vada tutto bene?"; risi nervosamente e biascicai qualcosa sullo stress degli esami, ma l'unica cosa che pensai fu: "Ma se sono ancora una palla di grasso!"
Andavo a scuola in città, avevo scelto una scuola lontana per non vedere più le persone delle medie, e non rimpiango questa scelta. Credo che, nonotante io abbia sbagliato scuola, mi abbia fatto bene cambiare aria.
Ma torniamo al paese.
Oggi i miei ex compagni si voltano dall'altra parte quando mi incontrano, ad eccezione di un amico di famiglia e un ragazzo che è sempre stato molto gentile. Per il resto, di recente hanno organizzato una rimpatriata, e indovinate chi è stata l'unica a non essere stata invitata?
Non esco più per il mio paese, a quanto pare la mia presenza attira sguardi e risatine che ancora non riesco a sopportare. Io magari ci metto del mio, ad esempio oggi portavo un cappello comprato al Romics e delle parigine a righe nere e verdi che a mio parere sono bellissime sotto la gonna a scacchi. Forse mi vesto di merda ma STI CAZZI, io sto bene così. Vi faccio ridere? Bene, distribuisco buonumore. Parlate di me con le/gli amiche/amici? Mi fate quasi sentire popolare, mentre io su di voi non spreco un fiato. Non rinuncio a me stessa, proprio ora che mi sto scoprendo, e poi se a loro da fastidio il mio modo di vestire si girassero dall'altra parte. Non cambio per nessuno, tanto meno per le risate di tre troiette - non dico mai insulti a vanvera, fate voi. Tra le ragazze citate c'è anche la mia vecchia amica che ci ha mollate dopo aver fatto sesso; mai sono stata tanto felice di averci chiuso.
Ammetto che all'inizio ci sono rimasta un po' male, ma poi mi sono detta un bel "CHISSENEFREGA" e non gli ho permesso di rovinarmi la serata. E così è stato :) ammetto di essere fiera di me.
Mi sono fermata a riflettere: ma quanto poco mi conoscono? Si potrebbe dire che io fossi un'estranea tra loro, come se venissi da fuori, anche se so che mi hanno riconosciuta. Ho trovato molto carino il mio ragazzo, che si è messo dalla mia parte; nel suo caso la soddisfazione è stata maggiore, perché è una persona che se mi deve dire che sto male me lo dice senza problemi, lo amo anche per questo.
E se ve lo steste chiedendo, il ragazzo è sempre lo stesso: a luglio faremo 6 anni insieme, ed è davvero un ragazzo d'oro, l'unica persona che mi è stata vicino nel mio periodo più nero (un anno e mezzo!).
In conclusione l'unica cosa per cui mi dispiace è la chiusura della società, ma questa ormai è cosa risaputa quindi non sto a scervellarmi, problemi loro. E ora basta, non intendo spendere un minuto di più su questa gente.

Questo è per chiunque critichi il mio modo di vestire/la musica che ascolto/la gente che frequento:
P.S.: La frase sulla maglietta non è casuale. ;)

Vi abbraccio e vi ringrazio per il tempo che dedicate ai miei sfoghi. Se avete domande da fare, di qualsiasi genere, non esitate a scrivermi.
Wrong.

"When life pushes me I push harder,
What doesn't kill me makes me stronger!"

3 commenti:

  1. io credo che tu debba essere una persona molto dolce......calda....ma mostri questo lato difficilmente......perchè hai paura di essere ferita....
    fai bene a preservarti....specie con la società pressapochista in cui viviamo...
    mi dispiace per le tue esperienze negative...non sei sbagliata tu...sono sbagliati loro!
    forse tu hai avuto il coraggio di non omologarti....e questo ha destabilizzato....
    hanno PAURA di te...perciò ti evitano...
    lasciali al loro fallace conformismo.....con cui credono di proteggersi...
    ma chi li protegge da loro stessi?
    hai detto una cosa bellissima...che ora ti stai scoprendo...
    cosa c'è di più autentico di questo?
    la ricerca della propria identità....:a questo dovremmo puntare tutti!
    continua a esplorarti...circondata dall'amore vero del tuo ragazzo e con i tuoi criteri di selezione.....non smarrirti mai....nessuno ti conosce meglio di te...


    ti bacio

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    Risposte
    1. Ciao :)
      Grazie di nuovo per le belle parole, stamattina mi sono svegliata e già non me ne fregava più nulla ;)
      Sinceramente sì, sono fiera di essere ancora "quella strana" (così mi hanno sempre definita), ma posso affermare con tutta la sincerità che possiedo che sono sempre stata coerente con me stessa.
      In fondo non è a loro che voglio piacere e, come dici anche tu, le persone che mi vogliono bene per quanto poche mi accettano come sono. Non ho mai voluto essere una persona con tanti amici, non sono il tipo, e poi la gente falsa non fa per me.
      Mi piace molto quello che hai detto: si proteggono con il loro conformismo. Sinceramente non intendo essere vigliacca e rinnegare me stessa per... cosa, poi? Un saluto? No, grazie. :)
      Ti ringrazio di nuovo per quello che hai scritto, mi strappi sempre un sorriso :)
      Un bacio grande

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  2. Posso capirti, e vedrai che ci riuscirai anche tu. Io avevo un tunnel senza uno spiraglio di luce davanti, eppure adesso la vedo, e non è neppure troppo lontana.
    Vedrai che una mattina ti alzerai e quel dito si alzerà da solo, senza preavviso, e tu dirai: "Toh, non me ne frega un cazzo!"
    Ti sono vicina,
    Wrong

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